Che un’alimentazione sana ed equilibrata sia fondamentale per il mantenimento dell’efficienza fisica è cosa ben nota, almeno nei paesi nei quali l’alimentazione non è più una criticità.
Prima delle cure l’interesse della comunità medica è quello di sensibilizzare i cittadini verso la prevenzione delle malattie e quindi assicurare il benessere nel tempo. La corretta alimentazione è uno dei pilastri della prevenzione.
Ci sono regole semplici alla base di una buona alimentazione: la regolarità dei pasti, la quantità di calorie giornaliere, la ripartizione tra carboidrati, vitamine, proteine e lipidi.
La dieta mediterranea, ampiamente riconosciuta come il migliore degli stili alimentari, offre un’ottima traccia da seguire in termini di elementi nutrizionali che compongono i pasti. Ci offre un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo negli anni cinquanta del XX secolo; è riconosciuta dall’UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità nel 2010.
Se la tipologia degli alimenti viene indicata nella dieta la scelta della qualità degli stessi è una prerogativa di ciascuno.
Per certo uno stile alimentare basato su dieta mediterranea consumando prodotti di qualità è il miglior trattamento che ci possiamo regalare in termini salutistici ed organolettici.
L’olio extra vergine di oliva di qualità utilizzato a crudo, rappresenta il condimento ideale per i piatti della dieta mediterranea. Oltre a tenere a bada i livelli di colesterolo è indicato per contrastare l’invecchiamento cellulare.
A crudo lo possiamo utilizzare ovunque, nell’insalata, per condire la pasta, sul pesce o sulla carne. Piuttosto che sul pane per la tradizionale bruschetta.

Amico del Colesterolo
L’olio extravergine di oliva fornisce un importante contributo nella regolazione dei livelli di colesterolo nel sangue andando a svolgere un’attività protettiva delle arterie. Problemi al sistema cardiovascolare, come infarto o ictus, sono spesso causati da restringimenti di vene ed arterie dovuti alla formazione nel tempo di placche, quando i livelli di colesterolo LDL (detto anche colestorolo cattivo) raggiungono livelli elevati.
Un utilizzo regolare nell’alimentazione di olio extra vergine di oliva aiuta ad abbassare la componente cattiva del colesterolo (LDL) mentre mantiene inalterata la componente positiva HDL. Come ci viene detto dai medici a fronte degli esami ematologici, oltre il valore assoluto di LDL è importante che il rapporto con HDL (LDL/HDL) sia inferiore a 3. Abbassare LDL e mantenere alto HDL permettere di ridurre il valore del rapporto.
Quindi l’olio extra vergine oltre ad arricchire con gusto e sapore i nostri piatti rappresenta un validissimo aiuto nella prevenzione del rischio cardiovascolare.

Capacità antiossidanti
Quando esaminiamo l’olio sotto il profilo sensoriale i due principali elementi che valutiamo sono l’amaro ed il piccante la cui intensità è direttamente legata alla qualità del prodotto. Entrambe queste due caratteristiche sono dovute alla presenza di elementi quali i polifenoli, la vitamina E ed il tocoferolo, che svolgono un’azione antiossidante. Tanto per il prodotto stesso, assicurando la persistenza delle qualità nel tempo (l’ossidazione è una delle principali cause di deterioramento) che per il nostro organismo grazie alla lotta ai radicali liberi responsabili dei danni cellulari che portano all’invecchiamento.

Deve essere comunque ben chiaro che l’olio, neanche il miglior EVO, non è una medicina. Va quindi utilizzato con consapevolezza evitando gli abusi, viste la capacità caloriche possedute.